In questi giorni in cui si alternano varie ipotesi sulla risoluzione della crisi di governo, non sfugge che sullo sfondo si gioca una partita ancora più importante, quella della elezione del prossimo presidente della Repubblica. Se si va alle elezioni con la sicura vittoria del centrodestra, dopo decenni, si potrebbe avere un presidente di orientamento diverso a quelli degli ultimi inquilini del Colle. Se questa legislatura resta in piedi, sarà l'attuale parlamento ad eleggere il presidente della Repubblica e potrebbe uscire da un accordo fra PD e 5S, e sarà un uomo che non si discosterà dagli orientamenti degli ultimi presidenti. Vedremo come andrà a finire.
Un episodio interessante nelle elezioni del presidente della Repubblica è la campagna mediatica di Pannella a favore di Emma Bonino. L'operazione non riuscì, ma lasciò il segno. Perché non riproporre un'operazione del genere con un nome di un uomo distante negli orientamenti degli inquilini del Quirinale, di riconosciuta cultura e capacità e con un curriculum da servitore dello stato?
Perché non proporre Carlo Nordio come prossimo presidente della Repubblica?
Nessuno potrebbe obiettare sulle capacità, la serietà e l'onestà della persona, anche l'età è quella giusta.
Perché non iniziare una campagna in suo favore?
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