domenica 19 ottobre 2014

Il diritto di resistenza nel catechismo della Chiesa Cattolica

Riporto due articoli del catechismo della Chiesa Cattolica che esplicano in maniera chiara il diritto di resistenza, ovvero del diritto dell'individuo a resistere al potere ingiusto. Ne parlo anche nel mio libro nel capitolo "I cattolici e il censimento". Per chi non lo avesse ancora fatto il libro è scaricabile dal seguente link:

http://www.lionmedia.it/shop/?product=piccolo-manuale-della-liberta


Catechismo della Chiesa Cattolica:

2242 Il cittadino è obbligato in coscienza a non seguire le prescrizioni delle autorità civili quando tali precetti sono contrari alle esigenze dell'ordine morale, ai diritti fondamentali delle persone o agli insegnamenti del Vangelo. Il rifiuto d'obbedienza alle autorità civili, quando le loro richieste contrastano con quelle della retta coscienza, trova la sua giustificazione nella distinzione tra il servizio di Dio e il servizio della comunità politica. “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” ( Mt 22,21 ). “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” ( At 5,29 ).

2243 La resistenza all'oppressione del potere politico non ricorrerà legittimamente alle armi, salvo quando sussistano tutte insieme le seguenti condizioni: 1. in caso di violazioni certe, gravi e prolungate dei diritti fondamentali; 2. dopo che si siano tentate tutte le altre vie; 3. senza che si provochino disordini peggiori; 4. qualora vi sia una fondata speranza di successo; 5. se è impossibile intravedere ragionevolmente soluzioni migliori.

Precisiamo che anche San Tommaso afferma: «Chi uccide il tiranno è lodato e merita un premio». 

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