di Vito Foschi
In una foresta abitava una famiglia di topolini. C’era la
mamma Tipa, il padre Tipo, e sette fratellini. Era una famiglia di topini
grigi, ma il più piccolo dei fratellini, che si chiamava Tipino, aveva il pelo
bianco. Questo era una cosa veramente brutta per la famiglia dei topini. Quando
andavano alla ricerca di semi nel prato, il colore bianco di Tipino si vedeva
da molto lontano e la grande Aquila, scopriva subito i topini. La famiglia era
riuscita a fuggire, ma Tipino non poteva più cercare il cibo insieme ai suoi
fratellini e rimaneva chiuso nella tana. I fratellini lo prendevano in giro per
questo e la mamma Tipa doveva consolare il povero Tipino che piangeva.
Un giorno Tipino prese coraggio è uscì dalla tana di notte
al buio, quando la grande Aquila dorme. Aprì la porta e piano piano uscì fuori
senza far rumore. Nessuno si accorse di niente. Tipino corse nel prato felice.
Finalmente non correva pericolo. C’era la luna piena e riusciva anche a trovare
del cibo. Ma il povero Tipino non sapeva che la notte è il regno della
terribile Civetta, che con i suoi grandi occhioni riusciva a scoprire anche i
più piccoli topolini anche di notte. Figurarsi Tipino con il suo pelo bianco! La Civetta scese in picchiata
verso Tipino che mangiava i semini. Il piccolo topino aveva imparato ad essere
attento e sentì il rumore delle ali della Civetta in tempo e corse nella sua
tana, chiudendo la porta. La famiglia si svegliò e chiese a Topino cosa fosse
successo. Topino piangeva e raccontò della Civetta. La mamma lo rimproverò
perché era uscito senza avvisarla, ma poi cercò di consolarlo per il grande
spavento.
I mesi passavano e per Tipino diventava sempre più noioso
rimanere chiuso nella tana, con gli scherzi degli altri fratellini. Ma arrivò l’inverno
e un bel giorno nevicò fitto fitto. Tutto il paesaggio era cambiato. Non c’era
più il verde del prato, il rosso e il giallo dei fiori, il marrone della terra:
c’era solo bianco. Ovunque! La famiglia uscì come al suo solito per cercare i
semini, ma questa volta il grigio del loro pelo si vedeva benissimo sulla neve
bianca. La grande Aquila attaccò la famiglia dei topini che incominciò a
correre verso la tana gridando a più non posso. Tipino si affacciò alla
finestra e vide la famiglia in pericolo. Senza pensarci due volte uscì dalla
tana e corse incontro alla famiglia in fuga. Con sua grande sorpresa si accorse
che il suo pelo era dello stesso colore della neve. Era finalmente diventato
invisibile agli occhi della grande Aquila. Sua sorella Tipa era rimasta
indietro e stava per essere raggiunta dalla Grande Aquila. Tipino corse a più
non posso e nascose sua sorella sotto di sé. L’Aquila vide sparire il topolino
senza capire cosa fosse successo e salì in alto per vedere meglio. A quel punto
Tipino e Tipa corsero più in fretta che potevano fino alla tana dove li
aspettava il resto della famiglia. La paura fa diventare anche i piedini più
piccoli molto veloci!
Tutti festeggiarono Tipino e i suoi fratelli smisero di
prenderlo in giro e anzi lo elogiavano per il suo grande coraggio. Per quell’inverno
e per tutti quelli a venire Tipino con il suo pelo bianco usciva a procurare il
cibo e la famiglia rimaneva nella tana. L’estate Tipino rimaneva in casa e i
fratellini cercavano i semini e così nessuno correva pericoli e vissero felici
per tanti anni nella foresta.